E Repubblica sia!
La Repubblica italiana si festeggia ogni anno il 2 giugno. La data ricorda il referendum con cui gli italiani furono chiamati a votare nel 1946 per scegliere la forma di governo dell’Italia, dopo la fine del fascismo: Repubblica o Monarchia.
L’Italia era appena uscita dalla Seconda guerra mondiale e il voto si svolse tra le macerie dei bombardamenti alleati e quelle delle demolizioni dei nazisti in ritirata, con centinaia di migliaia di italiani ancora sparsi per i campi di prigionia in tutto il mondo, intere province sotto governo militare straniero e un clima che sembrava vicino a quello di una guerra civile.
Alla fine gli italiani scelsero la Repubblica, con 12.718.641 voti, contro i 10.718.502 della Monarchia; 1.498.136 furono le schede bianche o nulla.
La nascita della Repubblica
I risultati ufficiali del referendum furono annunciati il 18 giugno 1946, e fu quel giorno che la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.
Contemporaneamente, gli italiani votarono anche per eleggere i membri dell’Assemblea costituente. La Democrazia Cristiana ottenne la maggioranza relativa dei 556 deputati, 207, mentre al secondo posto arrivarono i socialisti e i comunisti arrivarono al terzo.
Il primo luglio Enrico De Nicola venne nominato primo presidente della Repubblica Italiana, Alcide De Gasperi fu il primo presidente del Consiglio e il primo gennaio 1948 entrò in vigore la nuova Costituzione della Repubblica Italiana.
2 Giugno 2020: una nuova rinascita
Oggi è un 2 giugno unico, in mezzo alla pandemia, a poche ore dalla riapertura completa dei confini in Fase 2.
Per le celebrazioni della Festa della Repubblica i vertici dello Stato hanno lasciato il loro messaggio alle forze politiche e ai cittadini.
I sindaci dei nostri Comuni hanno celebrato il 2 Giugno in piazza con cerimonie essenziali, per evitare assembramenti, ma sempre nel ricordo di un risultato che portò il nostro Paese sulla via della democrazia e della partecipazione sociale.
Gli italiani riscoprono un senso di Patria e di unità che forse negli anni era stato un po’ troppo diluito da altri interessi ed egoismi personali. L’unione ha fatto la forza e se vinceremo la battaglia contro il CoronaVirus sarà merito di tutti, insieme, solidali.