Inaugurazione e benedizione
Presso il salone parrocchiale del Duomo, Don Marco con i responsabili delle varie realtà caritative, ha presentato la “Casa della Carità Famiglia Nocenti”, alla presenza di Sua Eccellenza Vescovo Roberto, dell’assessore Domenico Di Pietro, i rappresentanti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, e di un nutrito gruppo di persone convenute a omaggiare e a celebrare l’inizio di un bel cammino per tutti coloro che condividono il sentimento della carità.
L’occasione è stata offerta dalla Giornata dei poveri e della Festa del compatrono di Cecina San Leopoldo il Pio; si tratta di uno “spazio” dedicato alla Carità a due passi dal Duomo di Cecina.
La realizzazione della casa, come ha spiegato Monsignor Fabbri, è stata decisa innanzi tutto per volontà testamentaria del signor Franco Nocenti (1927-2015) che ha lasciato in eredità alla Parrocchia del Duomo gran parte del palazzo ubicato in Viale Marconi 21, con l’indicazione di realizzare in esso una struttura d’accoglienza, con particolare attenzione alle “ragazze madri, secondo i dettami generali e i regolamenti specifici adottati dal Movimento per la Vita italiano”.
La Parrocchia del Duomo con quanto lasciato ulteriormente in eredità dal signor Nocenti e con altre proprie risorse (vedi otto per mille alla Chiesa Cattolica), ha eseguito i lavori necessari per la realizzazione dei locali che ora sono occupati dal Movimento per la Vita, dal Centro di Ascolto promosso dalla Caritas parrocchiale e dalla Casa di accoglienza.
Il dottor Gramaglia è intervenuto per contestualizzare il Movimento per la Vita, nato nel 1980 per iniziativa dell’onorevole Carlo Casini che, con i Centri Aiuto alla Vita già dal 2009 svolge la sua attività a Cecina, presso i locali adiacenti alla chiesa di San Carlo al Palazzaccio in Via De Amicis e si pone l’intento di sostenere e condurre per mano le mamme che sui trovano in difficoltà a portare avanti la propria gravidanza, offrendo anche ospitalità e tutto ciò di cui possono aver bisogno: si accolgono mamme in camere con bagno, si distribuiscono generi alimentari, vestitini, lettini, carrozzine, passeggini e tutto ciò di cui necessitano i bambini da zero a dieci anni.
La volontaria signora Anna Folle, ha presentato le attività svolte dal Centro di ascolto, nato a Cecina nel 2007 con l’intento di ridare speranza alle persone sfiduciate e piegate dal peso delle proprie difficoltà. In questi quindici anni sono state ascoltate più di mille famiglie.
Accogliere, ascoltare, orientare le persone in difficoltà sono i capisaldi della spiritualità del Centro.
Il Centro di ascolto conta su circa dieci volontarie distribuite su due giorni di ascolto.
Gli aiuti vengono dalle offerte dei fedeli delle Parrocchie di Cecina e dall’Otto per Mille destinato dagli italiani alla Chiesa Cattolica.
La casa venne fondata nel giugno del 1984 a Cecina grazie all’iniziativa di un gruppo di laici e sacerdoti della Parrocchia del Duomo, perché fosse luogo di accoglienza e di assistenza per coloro che si trovano in situazioni di disagio, bisogno ed emarginazione.
Per questo servizio la Parrocchia mise a disposizione i locali di Vicolo San Giuseppe, 2.
Per diversi anni grazie all’opera di molti volontari che hanno donato tempo e disponibilità con generosità e altruismo, la Casa ha offerto vari tipi di servizio: pasti caldi, doccia e cambio abiti.
Dopo le difficoltà legate alla pandemia di questi due ultimi anni 2020/2022, la casa di Accoglienza è stata riaperta e trasferita presso la nuova sede della “Casa della Carità Famiglia Nocenti” in viale Marconi 21, dove è stato possibile creare spazi più idonei e ampi.
Il nuovo gruppo di volontari che si è formato, coordinato dal diacono Maurizio Marrone, vuole porsi in continuità ideale con quanti in questi quarant’anni si sono impegnati nel servizio verso i più deboli.
Nella Casa prestano servizio anche le suore indiane della “Missione”di Cecina Marina e da questa settimana anche alcuni scout maggiorenni.
La Casa di Accoglienza si sostiene con le offerte dei fedeli delle Parrocchie e con il contributo annuo dei fondi dell’otto per mille destinati dagli italiani alla Chiesa Cattolica.
Alla fine della presentazione è intervenuto Sua Eccellenza il Vescovo Roberto esprimendo il suo compiacimento per queste opere in corso e in fase di attuazione, poi facendo alcune considerazioni: la prima che trae spunto dall’odierno stato delle cose; “nel nostro contesto culturale sembra diventare sempre più dominante lo scontro tra opposti egoismi e nel migliore delle ipotesi c’è il tentativo di conciliare opposti egoismi, quindi questo tipo di iniziative sono realmente il fermento di una novità dentro la storia concreta in cui siamo immersi in questo tempo, quindi bisogna andare avanti, è l’inizio di un bene che deve evolversi, diventare più grande, investire di più la società è un servizio politico nel senso grande del termine, come suggeriva prima Don Marco, di servizio del bene comune”.
Ha poi proseguito: “La seconda considerazione: dobbiamo ribaltare sempre la posizione del nostro servizio di volontariato, di carità perché siamo tendenzialmente portati a vederlo come qualcosa che facciamo per gli altri, ma se noi guardiamo alla nostra umanità, onestamente, lealmente, originariamente noi siamo fatti per condividere la nostra vita con gli altri”.
Inoltre, ha ricordato che a ciascun cristiano è stato instillato il seme della carità, sta a noi farlo fruttare dedicandoci agli altri con lo scopo di far del bene e ancora di più farlo a noi stessi.
Al termine è stata fatta visita alla Casa della Carità, dove il Vescovo Roberto ha benedetto i locali per poi recarsi in Duomo, per la Santa Messa.