Terza edizione del Festival. Quest’anno il tema de La Resilienza nelle Arti
FestivAle, organizzato dall’associazione Sui Passi di Ale ODV, con il patrocinio e il contributo del Comune di Cecina, quest’anno affronterà il tema della resilienza nelle arti e si svolgerà venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 maggio.
Festival + Ale, Alessandro Cavallini, il guerriero che nel 2011 ha chiuso i suoi occhi alla vita a soli 14 anni, per colpa di un neuroblastoma IV stadio. Dentro un dramma inenarrabile la vita diventa resilienza. Lo fa attraverso Alessandro che in 6 anni di lotta non ha mai smesso di credere al domani, di dare ali ai propri sogni, di dare il perché a questa tempesta perfetta. A pochi mesi dalla sua morte la famiglia, i genitori, Rita e Giovanni e i due fratelli Andrea e Antonio, hanno preso in carico la testimonianza della breve vita di Alessandro e fondato Sui Passi di Ale. Organizzazione di volontariato che si occupa di crowdfunding per aiutare i bambini in cura oncoematologica. Nel 2012 Resilienza diventa un docu-film grazie alla collaborazione di amici come Paolo Ruffini. Il successo è premiato dalla giuria giovani di Asti Film Festival nel 2014 e partecipa nella sezione documentari al David di Donatello nel 2018; Mediaset lo trasmette e diventa virale.
In occasione del 27° compleanno di Alessandro, il Festival affronterà i diversi campi del sapere; spazi riflessivi in cui la resilienza ribadirà la sua capacità fisica di resistere agli urti senza spezzarsi, di reagire positivamente alle difficoltà, alle avversità, agli eventi negativi che la vita ci propone nel suo ruolo severo di maestra.
Programma del Festival
– VENERDÌ 3 MAGGIO
SALA COMUNALE “PRIMETTA CIPOLLI” CECINA
> apertura ore 17,30 con la videoproiezione del film Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni (2003) che racconta gli ultimi giorni di vita della giornalista della Rai Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, che vennero assassinati a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo 1994. Seguirà un incontro con il regista del film Ferdinando Vicentini Orgnani, i giornalisti e il pubblico, sul tema: “il Giornalismo d’Inchiesta”.
Francesco Ripoli espone le sue tavole del libro “Ilaria Alpi”
> ore 21.30 videoproiezione del film Stranizza D’amuri
Opera prima di Giuseppe Fiorello dedicata a Giorgio e Antonio, vittime del delitto di giarre, avvenuto nel 1980 in provincia di catania. Prima della proiezione Giuseppe Fiorello (in collegamento video), saluterà il pubblico presente in sala
– SABATO 4 MAGGIO
TEATRO E. DE FILIPPO – CECINA
> ore 19.00: coreografie hip hop delle scuole di ballo
Allyne Veraz, Arte Danza Cecina, big dance school, Giorgia di Marco, Giuseppe Massimilia, Spazio Danza Cecina. Presentano i Lolli
> ore 21:30: crew solo amore accompagnati da dj zboong da Cecina
> ore 22.00: Nnamdi Nwagwu
– DOMENICA 5 MAGGIO
PIAZZA GUERRAZZI / DUOMO – CECINA
> ore 18.00: il circo dei tamburi – laboratorio di comicoterapia con ridolina
> ore 19.30: dj Set, a cura dj baba + i Lolli
> ore 21.00: Paolo Ruffini-presentazione del concorso “la resilienza nelle arti”
> ore 21.30: open mic + live stage con frabolo, napa01, gdlv, uragano, owsir, mayor bone, lisa selmi, klesigno
La resilienza nelle arti si manifesta attraverso la capacità di artisti e di opere di adattarsi e resistere alle sfide, trasformando esperienze negative in fonti di ispirazione e di crescita.
Durante la malattia di Alessandro, anzi al termine della sua convivenza con il neuroblastoma IV stadio – quando ormai le metastasi cerebrali raddoppiavano senza che la chemioterapia o la radioterapia potessero in qualche modo ostacolarle – i medici chiamarono in una stanza i genitori per comunicare loro che il suo terribile tumore era arrivato al capolinea. Alessandro aveva qualche mese di vita, forse sei, forse meno.
Nella stanza coi genitori, oltre al Dottor Garaventa, oncologo del Gaslini di Genova, c’era anche il Dottor Manfredini, esperto in cure palliative, e la Dott.ssa Naselli, psicologa dell’età evolutiva, che avrebbero affiancato Ale e la famiglia per sostenerla con questo immenso fardello.
Era l’11 marzo del 2011, il giorno del rischio di esplosione della centrale atomica di Fukushima dopo il terremoto e il maremoto. Per la famiglia di Alessandro – Rita, Giovanni, Andrea e Antonio – si consumava il loro dramma privato. Alessandro era ignaro dei suoi giorni contati, consapevole del suo inarrestabile declino; ma per nulla disposto ad arrendersi.
Fu proprio Francesca, la psicologa, che parlò alla famiglia di Ale della resilienza. Gli raccontò di come Alessandro, fin dall’esordio della sua malattia, avesse questa straordinaria dote innata che, nei sei anni di malattia, gli ha dato la possibilità di ribaltare la sua condizione piena di limiti e di eventi traumatici legati al suo cancro, in voglia di vivere.
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Media Partner della manifestazione: Radio 675, TimeOut Studio e Toscana Live